La Nascita La California è stato uno dei primi luoghi nel mondo a scoprire l’importanza delle superfici riflettenti e ad alta emissività, soprattutto nelle coperture. Il concetto, chiamato «COOL ROOF», è stato sin da subito considerato un importante strumento ambientale, sia come risposta all’effetto «ISOLA DI CALORE», sia come veicolo per il risparmio energetico. Ad iniziare dal 1° gennaio 2010, la California Energy Commission ha aggiornato gli standard di efficienza energetica per gli edifici dello stato americano, sia ad uso abitativo che non abitativo. Precedentemente, un «COOL ROOF» residenziale era una misura di efficienza energetica opzionale. Ora, in gran parte dei casi, i prodotti per le coperture devono essere certificati come tali.

OGGI Molti altri stati americani e il Canada stanno condividendo sempre più l’interesse per i «tetti freddi» e ci sono ormai autorità ufficialmente riconosciute in grado di dare dei giudizi sulle prestazioni delle coperture.Tra i provvedimenti normativi a sostegno dei tetti freddi, oggi possiamo contare: gli standard ASHRAE 90.1 e 90.2, diverse norme di efficienza energetica statali in USA, l’International Energy Conservation Code, il Cool Roof Rating Council in USA e nell’UE, il Codice Energetico per gli uffici in India e altre iniziative in continua crescita. Anche il Green Building Council riconosce grande impatto ai tetti freddi. La Certificazione LEED prevede il contributo alla soddisfazione del Credito SS 7.2 “Effetto isola di calore: coperture” (secondo il Protocollo LEED NC 2009 Italia).
Il fenomeno è definitivamente uscito dai laboratori di ricerca delle università statunitensi. Nella città per definizione, New York, i dipartimenti cittadini dei servizi e degli edifici hanno da qualche tempo sposato una iniziativa di circa 1300 volontari, “NYC °CoolRoofs”, organizzati per dipingere di bianco i tetti della Grande Mela, dove hanno già verniciato oltre 150 edifici.
La città di Bari dall'alto
.jpg)
Qual'è il problema?
- Chi di noi, in estate, non si è scottato toccando una superficie scura?
- Chi non si è mai reso conto della diversa percezione del caldo entrando in un’auto scura oppure in una bianca?
- Chi di noi non si è mai accorto dell’elevata temperatura che può raggiungere l’asfalto durante una giornata calda, peraltro con le conseguenze negative anche durante la sera?
Ebbene, sui nostri tetti succedono cose analoghe: un tetto piano con superficie in membrana bituminosa nera tradizionale raggiunge facilmente 80° C in una giornata estiva soleggiata e poco ventilata.
Anche altre tipologie di finiture tradizionali sono altrettanto scure e non si comportano diversamente.
Ciò dà luogo a due ordini di problemi.
Il problema collettivo: L'isola di calore È il fenomeno dell’innalzamento della temperatura delle aree urbane rispetto a quella di cui si gode nelle aree rurali, misurato tra 1° e 6 °C.Questo crea un circolo vizioso di condizionamento e di riscaldamento dell’ambiente circostante che innalza il rischio di black-out, aumenta i consumi e l’inquinamento atmosferico.

IL PROBLEMA INDIVUDUALE: IL CONSUMO ENERGETICO
I tetti scuri riflettono una piccolissima parte del calore ricevuto dal sole e, quindi, lo trasmettono all’ambiente interno sottostante, con costi di condizionamento elevati e comfort abitativo scarso.Maggiore è l’incidenza della superficie di copertura rispetto alla superficie totale dell’involucro, più elevato diventa l’impatto di tale fenomeno. È evidente l’importanza del problema per le coperture di centri commerciali, supermercati, ipermercati, ma anche per edifici ad uso abitativo.
.jpg)
E LA SOLUZIONE... Dal Mediterraneo arrivano suggerimenti inequivocabili...

ma il progresso scientifico può aiutarci ad avere indicazioni più precise e, quindi, risultati più performanti e duraturi.
I concetti chiave
.jpg)
RIFLETTANZA SOLARE La riflettanza (di solito indicata con ρ) indica la proporzione di luce incidente che una data superficie è in grado di riflettere.Può assumere valori da 0 a 1. Più il valore è alto, più è alta la riflettanza della copertura.
EMISSIVITÀ ALL'INFRAROSSO
L’emissività di un materiale (di solito indicata con ε) è la frazione di energia irraggiata da quel materiale rispetto all’energia irraggiata da un corpo nero che sia alla stessa temperatura.È una misura della capacità di un materiale di irraggiare energia. Un vero corpo nero avrebbe un ε = 1, mentre qualunque oggetto reale ha 0 < ε < 1 (corpo grigio). Più il valore è alto, più è alta l’emissività della copertura.Sono tetti “freddi” le superfici con elevato SRI (Solar Reflectance Index):
- Riflettanza elevata e, quindi, basso assorbimento della radiazione solare
- Elevata emissività termica
RISPARMI TU. VANTAGGI PER CHI ABITA LA STRUTTURA:
- Riduzione dei costi per la climatizzazione estiva fino al 30%
- Aumento della protezione dell’impermeabilizzazione e delle strutture
RISPARMIA IL PIANETA. VANTAGGI PER L’AMBIENTE:
- Riduzione dell’effetto isola di calore e, conseguentemente, della temperatura
dell’ambiente circostante
- Riduzione del consumo di energia elettrica per la climatizzazione
VANTAGGI PER TUTTI:
- Aumento dell’albedo terrestre che combatte il riscaldamento globale
- Migliore estetica delle coperture
|